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CANCELLAZIONE DATI CRIF

CANCELLAZIONE DATI CRIF Cominciamo a sfatare la favoletta della cancellazione dei dati negativi in CRIF.

Quando un consumatore investe denaro per ripulire la sola Visura CRIF, butta soldi al vento.

Ove possibile, concluse le operazioni di cancellazione delle segnalazioni negative crif, quando si ritorna in banca o agenzie tipo Findomestic o altre, il prestito, mutuo, credito al consumo, fido, etc., sarà nuovamente negato.

ANCHE CON LA VISURA CRIF APPENA RIPULITA LE IDENTICHE SEGNALAZIONI NEGATIVE PERMANGONO IN ALTRE SIC COME BANKITALIA, EXPERIAN, CTC O ALTRE.

Compreso il meccanismo principale delle liste dei cattivi pagatori, quando un consumatore vuole davvero riabilitarsi, deve necessariamente rivolgersi a Visura Uno ordinando i due prodotti di seguito indicati:

CANCELLAZIONE DATI CRIF: COME FUNZIONA PER LA SOLA SIC CRIF?

VISURA CRIF, RICHIEDILA SUBITO!

Fonte CRIF: di seguito tabella di riepilogo dei tempi di conservazione per tipologia di dato:

TIPOLOGIA DI DATOTEMPI DI CONSERVAZIONE
IFinanziamento richiesto ed in corso di valutazione180 giorni dalla data richiesta
IIRichiesta di finanziamento rinunciate/rifiutate90 giorni dalla data dell’aggiornamento con l’esito di rinuncia/rifiuto
IIIFinanziamenti rimborsati regolarmente60 mesi dalla data di estinzione effettiva dal rapporto di credito, ovvero dal primo aggiornamento effettuato nel mese successivo a tale data (in caso di compresenza con eventi positivi e di altri rapporti con eventi negativi non regolarizzati, si applica il termine di conservazione previsto con eventi negativi non sanati)
IV1 o 2 rate (o mensilità) pagate in ritardo12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazionea condizione che nei 12 mesi i pagamenti siano sempre regolari
V3 o più rate (o mensilità) pagate in ritardo anche su transazione24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione, a condizione che nei 24 mesi i pagamenti siano sempre regolari
VIFinanziamenti non rimborsati (ossia eventi negativi non sanati, quali morosità, gravi inadempimenti, sofferenze)36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla data in cui l’ente Partecipante ha fornito l’ultimo aggiornamento (in caso di successivi accordi o altri eventi rilevanti in relazione al rimborso) e comunque al massimo fino a 60 mesi dalla data di scadenza del rapporto, quale risulta dal contratto